Auto nuove, ottobre é stato positivo, quindi ci sarà la svolta?

8 Dic

Auto nuove, ottobre é stato positivo, quindi ci sarà la svolta?

Se è vero che tre indizi fanno una prova, citando Agatha Christie, allora finalmente si può dire che il mercato italiano dell’auto ha invertito la marcia sul terreno positivo in risposta ai primi cinque mesi pessimi del 2022. Lo dicono i dati sulle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2021 che dopo agosto (+9,9%) e settembre (+5,4%) hanno registrato una vera e propria accelerata a doppia cifra in ottobre segnando +14,56%. Tradotto in numeri, le auto nuove vendute nell’ultimo mese sono state oltre 115mila.

Insomma, una boccata di ossigeno dopo un anno intero in cui il settore ha ottenuto solo dati negativi. Si intravede la luce in fondo al tunnel anche secondo il centro studi Promotor di Bologna, struttura di ricerca specializzata sul mercato dell’auto e autore dell’ultima inchiesta congiunturale mensile, che parla di “inversione di tendenza” non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa. E oltre al bilancio, l’istituto ha voluto indagare i motivi del trend positivo. In particolare, le case automobilistiche riescono a soddisfare meglio le richieste procurandosi i microchip e i componenti che al tempo della politica “Covid zero” in Cina, principale produttore, arrivavano col contagocce. Ma anche il passaggio all’elettrico, almeno in Europa, sta trainando la ripresa delle immatricolazioni.

Tutto bene? Mica tanto. Perché analizzando i dati citati anche da carrozzeria.it e relativi alle nuove vendite emerge che la domanda dei consumatori in realtà è ferma. E allora chi si sta muovendo? Secondo l’indagine, domina il settore commerciale: società che puntano alle vetture a noleggio a lungo termine e aziende che potenziano le proprie flotte. Per questo motivo sul fronte italiano e nonostante la tendenza positiva il presidente del Centro Studi Gian Primo Quagliano parla di situazione “preoccupante”.

Dall’inizio del 2022 sono poco più di un milione le auto immatricolate, in calo del 13,81% rispetto ai primi dieci mesi del 2021 e addirittura crollate di un terzo guardando al 2019 pre-pandemia. Come si chiuderà l’anno? L’orientamento è di 1,3 milioni di auto nuove vendute se prosegue il trend positivo dell’ultimo trimestre. Ma per lo stesso Promotor non sarà sufficiente a sostituire gran parte del parco veicoli nazionale che è tra i più obsoleti in Europa.

E mentre il Vecchio continente accelera sull’elettrico, l’Italia arranca registrando un calo delle vendite del 26% da inizio anno a causa degli scarsi incentivi statali e delle poche colonnine di ricarica lamentate dagli automobilisti. Al centro studi si chiedono quando e se si tornerà ai livelli normali di vendita, ma l’inflazione alle stelle e il caro bollette spostano l’obiettivo sempre più lontano. In ogni caso, è bene prepararsi visto che il 2035 è dietro l’angolo e i veicoli a benzina e diesel dovranno lasciare il passo a quelli a emissioni zero. La soluzione migliore? In Moderna ci si può affidare a un team dedicato che può dare consigli su misura in base alle abitudini di viaggio.

Altri post