Auto, cosa preferiscono gli italiani

17 Apr

Auto, cosa preferiscono gli italiani

“Aumentano le vendite di auto nuove, ci sarà la svolta?”. E’ quello che ci eravamo chiesti in ottobre a fronte del terzo mese consecutivo in segno positivo dopo oltre un anno di crisi post-pandemica per l’automotive nazionale. Ora possiamo confermare che il trend è in costante crescita. Lo dicono anche i numeri di inizio 2023 diffusi da UNRAE. A gennaio, infatti, si è registrato un aumento delle vendite del 10% per le auto di nuova immatricolazione rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Ma i dati del periodo precedente al 2020, complici l’inflazione alta e l’incertezza economica attuali, restano ancora lontani da raggiungere. Cosa succederà nell’immediato futuro? Abbiamo analizzato per voi come stanno cambiando le abitudini e i comportamenti degli automobilisti italiani. Ecco le nostre previsioni.

Meno auto nuove, più usato
I tempi di consegna sono in grado di influenzare la decisione di un terzo degli utenti. Di questo bisogna tenere conto. Entrando in una concessionaria, di fronte a un veicolo che risponde ai propri gusti ed esigenze ma ancora da immatricolare e a un altro di seconda mano già disponibile c’è chi punterebbe su questo. Infatti, i lunghi tempi di attesa causati dalla carenza e dai ritardi di fornitura dei microchip alle case produttrici non sono ben visti. E il trend, pur in miglioramento, non dovrebbe cambiare a breve. Tanto che in Unione Europea si sta lavorando a un mercato di produzione interna e indipendente, seppure complesso da mandare a regime già quest’anno. Ed ecco, appunto, perché l’usato torna ad affacciarsi tra le preferenze. Con un focus particolare sui mezzi elettrici meno costosi rispetto a quelli nuovi e in grado di far provare la prima esperienza alla guida di un veicolo ecologico.

Incentivi, car sharing e noleggio
Nell’agosto del 2022, quando era ripresa la corsa alle auto nuove dopo tredici mesi negativi, si era registrato un aumento di vendite del 10% rispetto allo stesso mese del 2021. Il motivo? Il Governo aveva rilasciato nuovi incentivi, seppure solo per i motori endotermici. Rispondendo di fatto alla metà degli italiani che rivela di attendere proprio i bonus prima di acquistare. Ma non tutti sono interessati a possedere un veicolo, anzi. L’aumento progressivo del prezzo del carburante sta facendo crescere le richieste per il noleggio e il car sharing, con il secondo servizio che è tra i più ricercati.

Automobilisti più “green”. Salgono elettrico e ibrido
Gli italiani sono sempre più consapevoli che i loro comportamenti alla guida incidono sui cambiamenti climatici. E si moltiplicano le città che impongono i limiti alla circolazione ai mezzi inquinanti. A questi si aggiunge però anche la preoccupazione delle case produttrici, tra indotto e dipendenti, che per adeguarsi alla messa al bando europea dal 2035 di tutte le nuove auto a benzina e diesel dovranno rivedere completamente le proprie strategie industriali. In ogni caso, gli automobilisti si dicono già pronti e d’accordo per puntare su veicoli a zero emissioni. Al primo posto in queste loro scelte spiccano i full hybrid e plug-in nonostante gli scarsi incentivi.

Qualità e sicurezza binomio perfetto
Non ci sono solo i tempi di consegna, il rispetto per l’ambiente e gli aiuti economici tra i fattori di scelta di un veicolo. Se è necessario spendere di più, gli italiani sono disposti a farlo ma sulla qualità della sicurezza. Sono 7 su 10 quelli che si dicono favorevoli a mettersi alla guida di un veicolo che include optional e tecnologie all’insegna della sicurezza e dell’ambiente.

Quelle che abbiamo appena elencato sono le richieste e gli interessi manifestati da chi intende comprare un’auto e potrebbero essere in grado di orientare le decisioni. Le istituzioni che regolano il mercato interno, le case produttrici alle prese con un panorama incerto e le concessionarie terranno conto di queste esigenze?

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